Identificazione dei sintomi: sensazione di essere punta da spilli, bruciore alla minzione, dolore durante i rapporti, difficoltà a stare sedute, fastidio nell'indossare biancheria intima.
Esame fisico e anamnesi dettagliata per analizzare tutti i settori interessati.
Esplorazione di tutti gli ambiti coinvolti: vulvovaginale, vescicale, muscolare, neuropatico ed intestinale.
Analisi del caso anche in équipe multispecialistica esperta nella gestione della vulvodinia-vestibolodinia.
Sviluppo di un approccio multimodale e multispecialistico.
Cura dell'alimentazione, degli stili di vita e utilizzo di terapie locali, anche naturali.
Preparazioni galeniche e terapie sistemiche differenziate per i vari distretti coinvolti.
Integrazione di un approccio sessuologico per affrontare aspetti legati all'intimità e alla sessualità.
Inserimento in un programma di riabilitazione fisioterapica per gestire e migliorare la funzionalità muscolare, correggere l’ipertono ed alleviare il dolore.
Valutazione periodica dei progressi.
Adeguamento del piano terapeutico in base alle risposte individuali ed al cambiamento dei sintomi.
Identificazione delle problematiche: incontinenza urinaria femminile da stress, da urgenza o mista, eventualmente associata a prolasso/sindrome urogenitale da menopausa, sindrome della vescica dolorosa, cistiti recidivanti. Il tutto basato su di una specifica formazione in ambito uro-ginecologico.
Approfondita valutazione anamnestico-clinica, sia anatomica che funzionale. Utilizzo di un approccio multivariato per comprendere la complessità dei sintomi e conseguente valutazione urodinamica, quando necessaria.
Combinazione di terapie mediche e prodotti naturali, sia a livello locale che sistemico.
Integrazione di strategie di riabilitazione del pavimento pelvico fisioterapiche o strumentali.
Training minzionale per migliorare la funzionalità vescicale.
Valutazione della necessità di intervento chirurgico.
Se necessario, correzione chirurgica sia mini-invasiva per trattare l’incontinenza urinaria, sia vaginale per il prolasso o per altre condizioni anatomiche.
Valutazione periodica dei progressi e adattamento del piano terapeutico.
Mantenimento di un monitoraggio continuo per gestire eventuali cambiamenti nei sintomi o nelle condizioni.
Modifica degli stili di vita e dell’habitus corporeo.
Consulenza sessuologica per mettere a fuoco le difficoltà della paziente ed identificare gli ambiti di intervento per affrontare problematiche come l’anorgasmia, la difficoltà nei rapporti, il calo del desiderio.
Attenta valutazione anatomico-funzionale grazie alla specializzazione in ginecologia.
Avvio di un percorso di consulenza psicoterapica dopo aver escluso problematiche di natura organica.
Valutazione della coppia e/o dei due partner separatamente.
Affronto delle diverse problematiche (anorgasmia, difficoltà nei rapporti, calo del desiderio) da un punto di vista psicologico-comportamentale.
Integrazione del percorso con una valutazione anche nell’ambito della "ginecologia estetica e funzionale & sexual wellbeing".
Approfondimento delle dinamiche legate al benessere sessuale e all'aspetto estetico-funzionale talora integrando alla consulenza sessuologica la ginecologia estetica e funzionale.
Garanzia di un approccio globale al benessere sessuale, considerando aspetti fisici, funzionali, relazionali e psicologici.
Valutazione periodica dei progressi e adeguamento del percorso terapeutico.
Mantenimento di un dialogo aperto per rispondere ai cambiamenti nelle esigenze e nei sintomi.
Esame integrato della paziente sia durante la menopausa che il periodo fertile (contraccezione).
Offerta di un ventaglio terapeutico completo, inclusi approcci ormonali, di integrazione naturale e di intervento sugli stili di vita.
Valutazione personalizzata delle problematiche legate alla menopausa.
Priorità alla sindrome urogenitale, con attenzione a continenza, rapporti e sintomi sistemici vasomotori o ossei.
Valutazione clinico-anamnestica accurata per la scelta della contraccezione.
Proposta condivisa con la paziente, su misura per le sue esigenze.
Fornitura di soluzioni diversificate che considerano anche i benefici non contraccettivi dei prodotti scelti.
Opzioni che possono includere l'inserimento/rimozione di impianti sottocutanei o di dispositivi intrauterini (IUD medicata) di progesterone.
Se richiesto programmazione di un intervento chirurgico laparoscopico mini-invasivo di salpingectomia per sterilizzazione tubarica, anche alla luce dei benefici relativi alla prevenzione della neoplasia ovarica, per una soluzione completa e su misura.
Valutazione periodica ed adattamento del piano terapeutico anche in relazione alle diverse età della paziente.
Dialogo aperto per rispondere alle esigenze mutevoli della paziente e per fornire un supporto continuo.
Approfondita analisi della storia clinica, inclusi episodi pregressi e trattamenti già utilizzati.
Comprensione della cronologia e della frequenza delle cistiti.
Valutazione anatomica per escludere fattori morfologici favorenti le cistiti ricorrenti.
Analisi approfondita degli stili di vita, compresi comportamenti alimentari, igienici, sessuali e scelta dell'abbigliamento.
Interventi mirati per modificare positivamente tali stili di vita a 360°.
Stesura di un diario minzionale per monitorare la frequenza delle minzioni.
Interventi sullo stile nutrizionale, in collaborazione con un collega alimentarista, per correggere le abitudini alimentari e promuovere una dieta equilibrata.
Obiettivo: riduzione o annullmento degli abusi e degli usi impropri degli antibiotici.
Utilizzo di fermenti lattici, integratori e probiotici in tutti i distretti interessati.
Obiettivo primario: favorire la corretta colonizzazione ed equilibrio del microbiota attraverso trattamenti specifici.
Obiettivo finale: ripristinare un ambiente vagino-vescicale ed intestinale sano.
Monitoraggio costante della risposta al trattamento.
Adattamento del piano terapeutico in base ai cambiamenti nella condizione del paziente.